Vi spieghiamo come cucinare il topinambur: un tubero dalle mille proprietà benefiche, alleato della linea, e molto interessante da utilizzare in cucina.
Il topinambur è particolarmente versatile in cucina. A suo favore giocano una consistenza morbida e vellutata, setosa, e un gusto raffinato e delicato, che ben si sposa con cereali, carne, pesce e formaggi. Un tubero che può essere mangiato sia crudo sia cotto, anche se viene cucinato soprattutto bollito o passato in padella, e poi inserito in diverse ricette. Una volta tagliato a tocchetti, è possibile dunque metterlo in una casseruola con aglio, olio e peperoncino, e saltarlo: da crudo con aggiunta di un bicchiere d’acqua, da cotto direttamente in rosolatura. Si può cuocere al forno (un po’ come le patate) a 200° per 20-25 minuti o al vapore; lo si può consumare bollito (in acqua salata per 15-20 minuti), fritto oppure grattugiato in insalate.
Si possono preparare vellutate e minestri, meravigliosi risotti, timballi o sformati, o contorni come purè o chips croccantissime da servire anche come aperitivo. Il topinambur si abbina meravigliosamente al pesce, di cui esalta il gusto senza in alcun modo coprirlo. Un semplice purè accompagna capesante, tonno, salmone, branzino.
E se gli gnocchi non fossero solo di patate? Basta aggiungere del topinambur all’impasto, per ottenere un primo piatto fresco e primaverile.